VENEZIA PIAZZA SAN MARCO
Il Corno Ducale. Guerrino Lovato ha contribuito con i suoi numerosi saggi, in modo organico, alla lettura complessiva iconologica e iconografica delle figurazioni presenti nelle opere architettoniche in Piazza. Egli ci accompagna a seguire, attraverso i suoi studi, il rinnovamento funzionale e formale iniziato per opera del Sansovino nel 1537 con la Loggetta e che si concluderà con l'ultimo intervento nell'ottocento con l'ala napoleonica. Uno spazio quello della Piazza San Marco reinventato come oggi noi lo ammiriamo. Molti altri contributi egli ci propone e sono visibili scorrendo le righe più avanti ed alcuni di questi saranno trattati nei post successivi.
Primo Volume: Il Pescatore Pescato p. 58; Il Genio dell'Angolo nord occidentale facciata Basilica p.292; Corno ducale e coronamento basilicale p. 625; Basilica di San Marco coronamento facciata occidentale edicole e Santi p. 638; Pili Portabandiera Contributo all'identificazione dei soggetti,+testo da p. 850 a p. 907;. E ancora nel volume secondo: La Giustizia Assistenza alla traduzione dal latino (prof. Rossi) p. 1176; Adamo ed Eva e Marte p. 1258; Le vere da Pozzo Contributo all'identificazione dei soggetti,+testo p. 1290; Colonna di San Marco p. 1450; La Loggetta Statuaria Bassorilievi Bronzi (Gai) p. 1510; La Loggetta Apollo restituzione studi modelli lira mancante p. 1569; La Libreria Marciana p. 1594; La Libreria Marciana i Bassorilievi della Loggia p. 1680; La Libreria Marciana i Bassorilievi del Portico p. 1688; La Libreria Marciana Dei del coronamento p. 1738; La Zecca p. 1758; Il Ponte della Zecca p. 1772; Le Procuratie Nuove Archi e Sottarchi p. 1830; Ala Napoleonica Archi e Sottarchi Dei Mascheroni p. 1880.
Iniziamo con questo post a presentare in modo essenziale l'ampio lavoro che egli ha sviluppato all'interno dell'Opera Editoriale Venezia Piazza San Marco la Luce e il Tempo.
Basilica di San Marco Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®
La quantità di scultura che adorna e popola Piazza San Marco ha pochi paragoni in occidente. La varietà di epoche e la qualità delle opere è talmente preziosa e vasta che ci viene da piangere sapendo che è in balia del tempo e degli uomini, e che sta lentamente erodendosi. Resterà stupito il lettore dei libri Piazza San Marco: le inedite figure che ci GUARDANO erano e sono sempre lì, osservabili da secoli, enciclopedia per il popolo e per gli eruditi, in gran parte dimenticate. Si stupirà che la medesima Biblioteca Marciana, imponente e stupendo edificio creato a conservare il sapere e istoriato con opere visive di questo sapere, sia sconosciuto agli attuali sapienti. È imbarazzante ma vero che almeno 50 delle opere esposte da sempre nella Piazza, create dal '500 in poi, trovano qui per la prima volta il loro vero nome, il vero soggetto, e finalmente raccontano la loro storia fin qui ignorata! Uno per tutti è l'arco di Giasone, verso il molo, il prototipo del veneziano, mercante e navigatore, in cerca del vello d'oro - leggi: Zecchini - che guarda a oriente, forte, virile e proteso all' avventura, e all'interno dell'arco la sua storia con Medea e i suoi averi e amori. Non lo sa nessuno! Ma i mercanti del '500, tutti i veneziani naturalmente, lo sapevano e lo veneravano assieme a Marco, Todaro e la Madonnina della basilica.
The quality of the sculpture that adorns and populates St. Mark's Square has few comparisons in the West. The variety of eras and the quality of the works are so precious and vast that our eyes weep to know that it is at the mercy of time and men and that it is slowly eroding. The viewer and St. Mark's Square reader will be amazed by the unprecedented figures watching us! They were and are always there, observable for centuries, an encyclopedia for the people and scholars, largely forgotten. It will surprise you that the Marciana Library, an imposing and magnificent building, created to preserve knowledge and decorated with visual works of this knowledge is unknown to current scholars. It is embarrassing but true, at least 50 of the works always exhibited in The Square, created from ‘500 onwards, here for the first time they find their name, their real subject and finally tell their story, hitherto ignored! One for all is the arch of Jason, towards the pier, the prototype of the Venetian merchant and navigator in search of the Golden Fleece - read: Zecchini - looking to the East, strong, virile and outstretched for adventure and inside the arch his story with Medea, his possession and loves. Nobody knows! But the merchants of the sixteenth century and all the Venetians naturally knew it and revered him together with Marco, Todaro and the Madonna of the basilica. By Guerrino Lovato.
Traduzione/Translation by Isabella Usicco
Basilica di San Marco Coronamento Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®
Il Doge Michele Steno, dal 1400 al 1413, erudito, collezionista e mecenate commissiona per il suo Palazzo Ducale e la sua Cappella di San Marco opere notevoli. Il balcone sul molo ha un ricco apparato statuario con due stemmi Zeno, stella a 8 punte e due grandi epigrafi auto celebrative. Sull'arco centrale di San Marco, e sui 4 archi più piccoli e poi ai lati, edifica dei fastigi a coronamento di ogni arco con angeli, al di sopra fa porre le virtù e i Santi Guerrieri e al centro San Marco. Questo fastigio marmoreo e bronzeo poggia su di un cielo stellato, stelle Zeno a 8 punte, che ha al centro il leone marciano andante. La forma di questo cielo crea l’esatta forma del Corno Ducale come si era evoluto agli inizi del '400. Dunque non Corona-mento ma Corno-amento della propria Cappella privata col massimo simbolo dello Stato veneziano: Il Corno Ducale simbolo di libertà repubblicana. In architettura altri casi mescolano gli stemmi araldici alla forma architettonica. Nel caso di San Marco si inventa un nuovo tipo di arco largo e poi acuminato che è sempre omaggio al Doge.
Studi di Guerrino Lovato © DeHumanaArchitectura ®
Ho avuto il piacere di esporgli il progetto editoriale della Piazza San Marco che stavo realizzando e di coinvolgerlo. Le sue ricerche e l'accurato rilievo delle parti scultoree e decorative è senza dubbio una delle pagine più inedite del panorama di studio relativo alla Libreria Marciana e alle Procuratie Nuove, Nuovissime, e ancora alla Loggia, al Genio dell'angolo della Basilica di San Marco, e ai Pozzi del Palazzo Ducale. Una esperienza maturata in quattro anni di condivisioni, studi e intensi vividi sopralluoghi. Sono felice di come abbiamo lavorato assieme ma soprattutto della quantità di scoperte e attribuzioni che egli è riuscito ad individuare, riconoscere e dunque di proporre in anteprima nell'opera editoriale in oggetto. In realtà il suo modo di scoprire e procedere con parole per illustrare l'oggetto in questione ha straordinaria attinenza al mio approccio nel raccontare per immagini. Così la naturale, diversa esperienza di ognuno si è fusa, e dato forma ad un intervento creativo interdisciplinare insolito nell'ambito della rappresentazione della storia dell'arte. Il racconto visivo puntuale ed efficace si è avvalso della rigorosa lettura delle parti. Questo proficuo confronto interdisciplinare non si è rivelato solo un valore occasionale, ma è stato premessa di ciò che abbiamo in animo di intraprendere, iniziando una nuova esperienza creativa. Intuizione, sensibilità, curiosità, un paziente talento imprenditoriale, una serie di mestieri artistici e l'innato spirito di ricercare la verità sapiente, fanno di lui un raro esempio di uomini ormai estinti, capaci di armonizzarsi con l'universo, un po' meno con gli uomini. Scoprire è per lui una azione che ha a che vedere con l'immortalità, non tanto della vita ma del momento che si sta vivendo. Guerrino pratica la scoperta come azione rigeneratrice, coautrice del vivere. Scoprire è il suo intimo grande desiderio. L'anima gode dell'osservazione e della percezione, la tattilità apre al senso e ha peso, così come il suono o la gravida parola o il variare del canto del vento. Se ti capita di incontrare Guerrino fra le migliaia di sue opere, a me pare che egli sia opera di se stesso, mai nato ma sempre esistito per suo volere e il lieve sorriso ironico porta a conoscere la somma gioia dell'uomo – artista, compiaciuto. Tutto è amore.
GUERRINO LOVATO
Nato a Brendola (VI) il 6 febbraio 1958. Dopo il Liceo artistico ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Venezia con Vedova con performances e analisi concettuali del fare Arte specie verso la sua storia. Contemporaneamente lavorava come contadino in terraferma e artigiano mascheraio a Venezia. Ha aperto nel 1993 la bottega Mondonovo Maschere a Dorsoduro in Venezia, chiusa poi per trasformarla in un museo - ora a Malo - nel 2010. Nella bottega ha realizzato un nuovo tipo di maschera come scultura in cartapesta, sculture, scenografie, apparati decorativi. A Venezia ha realizzato tutti i disegni e i prototipi delle ‘nuove’ sculture del Teatro La Fenice nel 2002. Dal 1990 ha regolarmente dato delle conferenze all’Ateneo Veneto e altrove come iconologo e ha pubblicato vari articoli in riviste specializzate e alcuni libri: La levatrice incredula nella leggenda della Natività, Venezia 2012; Sullecase, Venezia 2012; Carube, Venezia 2016, sull’architettura rurale e il suo salvataggio. A Cerea, ha creato il Museo permanente della Fonderia Munaretti di Venezia con più di 100 sculture, catalogate e studiate, delll’800 veneto, tolte alla distruzione. Nel 2014, a Bettona, nella pubblica pinacoteca, ha scoperto 5 tavolette di El Greco, del periodo italiano (1573), e ha pubblicato librone settembre 2018: El Greco, il tabernacolo del 1573 a Bettona, e Lupi e Sirene, prima ricognizione assoluta dei tabernacoli cretesi, sui quali ha imperniato una mostra di disegni, sculture e ricostruzioni storiche sulla fortuna perduta e il fascino ritrovato di un capolavoro ignorato e a Castignano nel 2020, due tabernacoli inediti di El Greco in pubblicazione.
Basilica di San Marco Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®
Titolo originale VENEZIA PIAZZA SAN MARCO LA LUCE E IL TEMPO
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